Il progetto vuole utilizzare lo Spazio di Villa Franchin come luogo aperto alla fruibilità da parte di tutti i giovani, associazioni e gruppi informali presenti nel territorio del Comune di Venezia. Questo spazio pubblico diventa punto di incontro per lo scambio e la conoscenza tra i vari soggetti giovani, creando i presupposti di scambio culturale e formativo ed in particolare un luogo per tutti i giovani di promuovere la proprie attività.
Lo spazio di Villa Franchin diventa allora una fucina creativa grazie alla costanza del lavoro stesso dei soggetti promotori, nonché punto di riferimento per la gioventù locale. Villa Franchin consentirà di favorire lo scambio di conoscenze/competenze e la collaborazione tra i giovani e le diverse associazioni o gruppi informali, innescando nuovi meccanismi produttivi così da facilitare anche la costruzione di una rete territoriale.
Per favorire le iniziative atte a incentivare la produzione culturale e la creazione di eventi artistici da realizzare in città, Veneziacomix intende lavorare sulle potenzialità del fumetto.
Il fumetto è arte visiva ed è strumento di comunicazione: come arte visiva è al pari di altre forme quali il cinema, il teatro, la danza: altri strumenti che perseguono lo stesso obiettivo; come medium comunicativo è pubblicitario, didattico, informativo.
Una tesi è esemplificativa delle potenzialità artistiche, culturali e formative del fumetto e ne riporto uno stralcio:
“(…) in pedagogia, si intende educazione l’insieme delle iniziative individuali e collettive che tendono ad orientare tale processo in modo sistematico verso obiettivi prefissati, attraverso metodi storicamente determinati”.
Si tratta certo di una definizione generica, quasi asettica, ma è funzionale al permettere una comprensione semplice, propedeutica a spazi applicativi.
In ogni caso è necessario evidenziare come il nucleo sia costituito da almeno tre elementi convergenti: l’aspirare ad una modificazione del comportamento, un processo di integrazione sociale e l’acquisizione di modelli culturali.
(…) proporre esempi e stimoli professionali in cui il fumetto abbia un preciso valore educativo/pedagogico.
Vedremo infatti come il fumetto può essere utilizzato come strumento di promozione attraverso cui veicolare messaggi di valenza sociale (ci riferiamo qui alle varie campagne contro la droga, l’AIDS o per lo sviluppo di comportamenti consapevoli e orientati alla consapevolezza socio-relazionale), del suo utilizzo come mezzo espressivo per stimolare l’immaginazione, la fantasia e l’inconscio dei ragazzi o ancora come supporto allo sviluppo di percorsi di socializzazione o di auto-promozione, anche in una logica di sviluppo di comunità.”
“La pedagogia con il fumetto: inconscio, fantasia, immagine. Comunicazione
e metacomunicazione stimolate attraverso un media alternativo”, 1996-1997
di Fabio Mario Pinciroli